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Il contesto

Carcare antica mansio sulla via Emilia Scauri, le vie del paese ne custodiscono da secoli la storia e le tradizione degli abitanti della Val Bormida. Bormida di Carcare, situato in una conca su entrambe le rive del fiume, poco a monte della confluenza con il ramo di Pallare. Di probabile origine romana, appartenne a Bonifacio del Vasto (1091) e nel 1142 passò ai Del Carretto di Savona, poi marchesi di Finale, di cui seguì le sorti. Poche rovine sussistono di un castello del XVI secolo L’attuale parrocchiale di San Giovanni Battista, che risale alla fine del secolo scorso, ha nell’interno un Crocifisso attribuito al Maragliano. Il collegio delle Scuole Pie, affiancato dalla chiesa di Sant’Antonio, del 1621 ma poi ripreso, ospita una biblioteca e il Museo Ighiniano, ricco di collezioni di scienze naturali. Sotto la spinta della generale industrializzazione della valle del fiume Bormida, il comune ha modificato l’originaria fisionomia agricola con l’insediamento di vetrerie, cui si sono aggiunte produzioni ceramiche.